L’Italia nella strategia di ING: Healthcare e innovazione al centro del rilancio

Durante il terzo appuntamento dell’eastwest Lunch, tenutosi giovedì 10 aprile a Milano, sono stati affrontati alcuni dei temi più urgenti per il settore sanitario, dalla digitalizzazione dei servizi alla necessità di coniugare sostenibilità ambientale ed efficienza nei processi, aprendo uno spazio di riflessione sulle opportunità che si celano in un settore strategico per il futuro del Paese. Dopo i precedenti incontri con Philip Morris Italia e BNL BNP Paribas, questa edizione ha acceso i riflettori su un settore cruciale: l’Healthcare.
Con una presenza storica in Italia dal 1979, oltre 1.200 dipendenti e una crescente attenzione ai comparti più dinamici dell’economia, ING ha annunciato un’ambizione importante: raddoppiare il volume d’affari entro il 2028, sostenuta da una strategia strutturata denominata Growing The Difference. Un approccio basato su tre pilastri fondamentali: network internazionale, specializzazione settoriale e leadership nella sostenibilità.
Durante la tavola rotonda, il management di ING Italia – rappresentato dal CEO Michal Szczurek, da Andrea Diamanti (Head of Wholesale Banking), Michele Monterosso (Head of Sector Coverage) e Federico Rocchetto (Head of Telecom, Media, Technology & Healthcare) – ha illustrato come l’Italia sia diventata una delle piattaforme di crescita prioritarie per il gruppo.
Il dialogo con i rappresentanti delle principali aziende del comparto – tra cui Moderna, Italfarmaco, Scharper, Ecupharma, Menarini e Ardian – ha evidenziato l’esigenza di modelli di collaborazione più efficaci tra finanza e industria, capaci di supportare gli investimenti a lungo termine, l’internazionalizzazione e l’adozione di tecnologie avanzate. In questo contesto, ING ha ribadito la sua intenzione di essere un partner di lungo periodo, non solo fornitore di credito ma promotore di un ecosistema favorevole alla crescita.
Un punto di particolare attenzione è stato dedicato al segmento upper mid-market, ovvero le imprese con fatturati a partire da 350 milioni di euro, considerate da ING come il vero motore dell’economia italiana. Aziende spesso troppo grandi per accedere a programmi pensati per le PMI, ma ancora troppo piccole per giocare da sole nel mercato globale. ING si propone di accompagnarle nei processi di espansione, digitalizzazione e innovazione sostenibile.
“Dobbiamo spingere i decisori politici a riconoscere il ruolo strategico della salute – ha commentato Giuseppe Scognamiglio, direttore di eastwest –. Dopo la pandemia, l’Healthcare è diventato una priorità geopolitica. ING, con la sua vocazione internazionale e la sua capacità di agire sul territorio, può essere un vero partner di sistema. Le alleanze intelligenti tra pubblico e privato sono essenziali per affrontare sfide complesse e trasformarle in opportunità concrete per il Paese.”