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BorromeodeSilva lancia la STL-1, il nuovo restomod basato sulla Mustang

Fuori le immagini che mostrano in anteprima la nuova creazione di BorromeodeSilva, studio milanese che si occupa di design automobilistico e restomod: si tratta della STL-1, con cui lo studio mira a far leva sulla nostalgia dell’iconica muscle car americana, la Mustang, e sui forti sentimenti che questa è ancora capace di suscitare grazie alle immagini di quelle caratteristiche strade soleggiate e asfaltate che ormai naturalmente le si associano.

In particolare, a fare da “donor car” al nuovo modello è quello emblematico della Fastback del ’68, le cui principali caratteristiche estetiche e stilistiche vengono conservate e unite a migliorie sia dal punto di vista del design, con l’adozione di rifiniture di alta qualità, sia da quello della progettazione meccanica e degli aspetti più tecnici.

Ne risulta un carattere ancora più enfatizzato e audace, che concilia muscolarità tipicamente americana e stile italiano. Lo studio BorromeodeSilva ha conseguito un tale esito, che può rivendicare come una Mustang all-terrain tra le migliori finora, grazie a una grande dedizione e a un’attenzione estrema a ogni particolare, e avvalendosi di partnership per la sua produzione sia nel contesto europeo che in quello americano.

In un intervento, il co-fondatore e direttore creativo dello studio milanese, Carlo Borromeo, afferma: “Dopo aver dedicato la nostra attenzione a vetture europee per antonomasia come Lancia Delta, Porsche 928 e Lamborghini Diablo, è arrivato il momento di volgere lo sguardo verso gli Stati Uniti e celebrare ciò che consideriamo l’auto da viaggio per eccellenza, la Ford Mustang. Si tratta di un modello molto speciale, che ho avuto il piacere di vivere in tutta la sua essenza di pura libertà e potenza. Era infatti il 2008 quando, a bordo della mia Mustang Fastback del 1968, ho attraversato prima gli Stati Uniti e poi da New York a Buenos Aires. Ed è stato proprio durante questo viaggio epico, lungo l’estenuante Panamericana, che ho iniziato a immaginare come questa straordinaria muscle car potesse essere modificata per diventare la perfetta vettura all-terrain destinata all’avventura. Ci sono voluti alcuni anni per realizzare l’idea, ma finalmente ci siamo: ora siamo pronti a costruire la migliore Mustang fuoristrada del mondo, coniugando la nostra esperienza nel design di restomod con il nostro amore per i viaggi epici”.

Tra le novità del design, la STL-1 ha visto la sostituzione del tetto con una gabbia tubolare a vista costruita a mano che ricorda l’aspetto della Mustang Fastback. L’abitacolo essenziale, risultato tuttavi di una costante attenzione a ogni dettaglio, presenta un volante sportivo, nuovi sedili e un nuovissimo cruscotto digitale, tra i numerosi altri dettagli che sarebbe opportuno notare. Una maggiore resistenza è data da una scocca realizzata ex novo con acciaio speciale di qualità automobilistica, che non va però a intaccare la forma originale.

Osservandola poi di lato, la vettura appare maggiormente sollevata da terra grazie a un sottoscocca rinnovato, fatto di freni interni, sospensioni indipendenti, un nuovo differenziale e un nuovo e prestazionale albero di trasmissione. Ancora, le ruote avvolgono caratteristici cerchi Turbine. La maggior altezza da terra è data anche da un posteriore più sottile, che, insieme a un nuovo paraurti anteriore comprensivo di un set di fendinebbia in stile rally e a un’importante protezione del carter, mira a migliorare le potenzialità da fuoristrada della STL-1 e le sue linee, che per lo più permangono intatte.

Tra gli interventi meccanici apportati dallo studio BorromeodeSilva, figurano bracci di controllo tubolari superiori e inferiori a telaio ad A completo nella zona anteriore; la scatola dello sterzo manuale a pignone e cremagliera con tiranti e boccole; dischi dei freni da 11″ forati e scanalati, insieme a pinze in alluminio utili in caso di pesi importanti. D’altra parte, nella parte bassa posteriore troviamo innovativi bracci tubolari superiori e inferiori per impieghi gravosi, dischi forati e scanalati da 10,5″ con pinze in alluminio forgiato, un differenziale a slittamento limitato (LSD) e rapporto pignone-anello più elevato, ammortizzatori coil-over ad alte prestazioni ricavati dal pieno e semiassi a snodo CV. Si aggiunge a tutto ciò un originale scarico ad alte prestazioni costruito con esclusivi materiali aerospaziali che permettono di avere un peso minore e un flusso di scarico maggiore.

È stato adottato con adattamenti appositi un motore molto efficiente, il 5.0 Road Runner V8, una variante ad alte prestazioni del 5.0L Coyote utilizzato per la prima volta nel 2012 sulla Ford Mustang Boss 302. A differenziare il nuovo motore dal Coyote V8, ci sono testate cilindri con fori CNC, pistoni in alluminio forgiato, un albero motore in acciaio forgiato, un collettore di aspirazione ad alto flusso ereditato dalla vettura da corsa 302R e un albero a camme rivisto con un profilo di scarico ad alta alzata. Il rapporto di compressione è di 11,0:1. Rispetto alla GT standard, il moderno propulsore perde 10 lb-ft (14 Nm) di coppia massima, ma allo stesso tempo fornisce più cavalli a uno stravagante regime di 7.400 giri/min. grazie alle caratteristiche del flusso d’aria. La Boss 302 aveva una potenza di 444 (331 kW) cavalli a 7.400 giri/min e una coppia di 380 lb-ft (515 Nm) a 4.500 giri/min.

Lo studio BorromeodeSilva, dopo il primo modello pensato per la propria collezione privata, lancerà la nuova STL-1 sul mercato per tutti gli appassionati dei restomod, preparandosi a far rivivere la fantasia dei paesaggi magnifici del famoso deserto americano, col sibilo del vento e i suoi cieli stellati.

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