Nel turbolento scenario dell’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa, emergono nuovi dettagli che svelano tensioni interne e possibili ostacoli all’intesa. Al centro di questa vicenda si trova Domenico Galasso, il capo del personale della compagnia di bandiera italiana che alcuni ritengono il potenziale futuro manager.
Il capo del personale di ITA Airways è stato già messo in discussione da Turicchi e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) a causa del suo alto tasso di assenteismo, superiore al 4% ogni mese, una cifra inaccettabile per il direttore di un’azienda di Stato. Inoltre, sembra stia promuovendo azioni che vanno contro gli interessi della società, come il reintegro degli ex dipendenti senza l’approvazione ufficiale del consiglio di amministrazione, aumentando così i costi fissi dell’azienda.
In più, durante i colloqui con Lufthansa, Galasso ha mostrato “resistenza” nel fornire i dati richiesti, costringendo i tedeschi e Turicchi a insistere ripetutamente. Nonostante ciò, non ha mai presentato una documentazione esaustiva.
Domenico Galasso, un ex dirigente editoriale con esperienza in Gedi e al Sole 24 Ore, è giunto in ITA Airways nel 2019, rappresentando una continuità con la gestione precedente, che sembra ancora godere di una notevole resilienza grazie a legami politici consolidati. Questa situazione preoccupa soprattutto il fatto che il passato della compagnia, legato a pratiche politiche discutibili, potrebbe gravare a lungo sui contribuenti, che hanno già versato oltre 14 miliardi.
In questo contesto, emerge una lotta interna per l’orientamento futuro di ITA Airways, con Galasso al centro delle controversie. La sua posizione e il suo comportamento rischiano di complicare ulteriormente una transizione già difficile.
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