Passione, tifo e comunità: Bologna abbraccia Sinner con i Carota Boys

Il tennis, come lo sport in generale, è un modo per riconoscersi, per incontrarsi, per stare insieme. E domenica, a Bologna, tutto questo ha preso forma in maniera straordinaria grazie ai Carota Boys, che ancora una volta hanno saputo trasformare una partita in un momento di collettività.
All’interno del Gran Tour Italia – ex FICO, famiglie con bambini, gruppi di amici, tifosi arrivati da ogni angolo dell’Emilia-Romagna e oltre, hanno provato a spingere Sinner verso la vittoria. Tutti lì, per vivere insieme la finale degli Internazionali BNL d’Italia tra il campione italiano e Carlos Alcaraz.
Anche se alla fine è stato Alcaraz a sollevare il trofeo, con una vittoria netta (7-6, 6-1), nessuno ha avuto davvero l’amaro in bocca. A vincere è stata la passione. A trionfare è stato il senso di appartenenza.
Bologna ha risposto con il cuore. Una città che, ancora una volta, ha dimostrato di saper accogliere, vibrare, infiammarsi per lo sport, dopo le grandi soddisfazioni che sta vivendo nel calcio, con il trionfo in Coppa Italia in finale contro il Milan.
I Carota Boys, con il loro inconfondibile stile arancione, i cori creativi, l’energia instancabile, hanno dato vita a un’altra pagina di quella che ormai è una vera e propria tradizione Da Torino a Milano, da Roma a Bologna, il loro modo di vivere il tennis sta contagiando sempre più persone. Non sono solo un gruppo di tifosi: sono un movimento, una comunità, una famiglia allargata che si stringe attorno al proprio campione, ma anche attorno a un’idea più ampia di sport. Uno sport da vivere insieme, con gioia, con rispetto, con il cuore in mano.